OSPO VIA TRZASKA o SUPERNOVA

e alla fine il giorno è arrivato. ormai cominciavo a non
crederci +. ci sono salite che non riescono. non ci sta un motivo. magari sono
pure facili, vicine, spesso in condizione ma quanto arrivi te….. niente da fare.

supernova era una di queste. non ricordo + ormai quante volte ci sono andato
sotto. nel laghetto carsico pieno di fango. a guardare quel primo chiodo a 5
metri da terra. a tastare l’albero su cui bisognava salire. alla fine l’albero
se l’è portato via una piena. e il chiodo è sempre là…. 5 metri di strapiombo
perennemente infangati.

supernova. l’ultima delle classiche di ospo. l’ultima delle grandi vie aperte
con intenti esplorativi ed alpinistici. la + breve, la + temuta. la + dura in
arrampicata tradizionale. aperta con spit rock fatti in casa, con cordini dentro canne aperte
col martello. con dadi su cui staffare…. con ingegno e spensieratezza di cui
solo a 20 anni si è capaci.

avevo pure fatto il primo tiro, in un giorno di tanto tempo fa. purtroppo o per
fortuna siamo scesi, manco ricordo perchè. forse perchè in 25 metri butta fuori
15.

il + grande strapiombo che ho avuto l’ardire di salire

da allora ………. fino ad oggi. in questa balorda estate in cui il meteo non
dà soddisfazioni. in cui in montagna succede di tutto, in cui ormai ci si è
pure stufati di guardare le previsioni.

l’avvento della arrampicata sportiva e delle alte difficoltà ha portato pure ad
osp vie nuove e un restyling delle vecchie. così supernova ha alcuni fix da
10, ma i passi fatti con i dadi e con 1000 aritfizi sono rimasti free!!

ed è così che vie + dure sono, in arrampicata tradizionale, + facili
……………..

gran caldo sta mane, il sole picchia duro dopo lo strapiombo iniziale.

l’età si fa sentire già all’attacco. staffe e fifì sono rimaste a casa che non sono + di moda …..

ma le possibilità di barare sono infinite.

e il frog in cima alla paleria della tenda fa miracoli. il primo chiodo è preso così. e i 5 metri pieni di fango son risolti con poche risate……

5 tiri. 5 ore. un sole che ci spacca la testa. niente foto, pure quelle rimaste
a casa

ne inventiamo di tutti i colori ma alla fine metto la mano dentro l’anellone
della catena di steber spominov

chiudendo un percorso di scoperta sulla parete di casa iniziato nel 1977, quando gib e
cianeto aprivano la prima via dischiudendo un mondo che oggi è di rilevanza
internazionale, e che allora sognavo nei ritagli dei giornali…….

e quando mi pareva di essere pronto per la pensione mi scopro che forse dandoci
dentro un poco ho ancora qualcosa da dire in montagna……

ma questo sarà solo il futuro a dirlo e la mia voglia di stringere, dimagrire e
SOGNARE

 

21 agosto 2006

 

 

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